Varechine
Presentazione del libro di Giuseppe De Marzo
Buen vivir
Per una nuova democrazia della Terra
prefazione di Adolfo Pérez Esquivel
postfazione di Gianni Minà, Edizioni EDS 2009
Sarà presente l’autore
I paradossi dei nostri tempi. Un altro orizzonte: ripensare il paradigma di civiltà riunificando cultura e natura. Dai conflitti ecologici distributivi la nascita delle nuove soggettività. Nuove pratiche e linguaggi per superare la rottura del contratto sociale.
L´umanità è immersa in una crisi inedita, le cui cause vanno indagate in profondità. Cause complesse che mettono in luce l´insostenibilità politica e sociale di un modello di sviluppo che ha dimostrato la sua inadeguatezza e che pone domande forti, legate alla sopravvivenza stessa dell´uomo sul pianeta. Concetti e strumenti come riformismo e rivoluzione non riescono oggi ad affrontare e a risolvere problemi così complessi e interdipendenti. La conseguenza è un altro enorme paradosso: vivere un tempo in cui vengono poste domande forti ma le risposte appaiono estremamente deboli. Domande come: esiste un´alternativa al modello capitalista? è realizzabile migliorare la vita di miliardi di persone tenute ai margini? si può coniugare l´economia con la difesa dell´ambiente? è possibile sperimentare un nuovo patto sociale e ripensare le forme della rappresentanza? Dall´America latina all´Asia, all´Africa, a molte comunità e territori
del Nord del mondo i conflitti ambientali e sociali hanno creato le condizioni per la formazione di un campo nuovo. Una sociologia dell´assenza che a partire dalla democrazia deliberativa e dalla responsabilizzazione collettiva lavora alla costruzione di un nuovo paradigma di civiltà, fondato sul buen vivir e su una relazione armoniosa con la natura. Educazione popolare, autogoverno, orizzontalità, giustizia sociale, mutualismo, creatività e decolonizzazione del potere sono gli strumenti e le pratiche che l´ecologismo dei poveri utilizza per costruire una democrazia della Terra. Il protagonismo dei movimenti indigeni, dei movimenti impegnati per la difesa dei beni comuni e per i diritti di cittadinanza mette in luce la rottura del contratto sociale e la necessità di ridefinirlo a partire dalle nuove condizioni poste dalle crisi.
Giuseppe De Marzo, economista, attivista e portavoce dell´associazione A Sud.
ROMA 17 OTTOBRE 2009
Piazza della Repubblica, ore 14.30
Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di “immigrazione clandestina” e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste.
E’ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all’Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d’ordine׃
>No al razzismo
>Regolarizzazione generalizzata per tutti
>Abrogazione del pacchetto sicurezza
>Accoglienza e diritti per tutti
>No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
>Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
>Diritto di asilo per rifugiati e profughi
>Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
>No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
>Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
>Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
>Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e transgender.
>A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro
Comitato 17 ottobre
www.17ottobreantirazzista.org
Per adesioni: comitatoroma17ottobre@gmail.com
Da Pordenone partirà una corriera organizzata da Rifondazione Comunista, ARCI e CGIL, che partirà verso le 05:00 del giorno sabato 17 ottobre, con rientro previsto per le 02:00 circa del giorno domenica 18 ottobre.
Questi i numeri di riferimento:
Michele Negro 3384475550
Fabio Passador 347 4716923
Anche quest’anno il comitato Casera Ditta si organizza per resistere.
come di consueto ci ritroveremo per ricordare la fondazione del battaglione Ferdiani, precursore della resistenza armata alla dittatura nazi-fascisti.
Per non dimenticare e per portare avanti i sogni e le speranze di chi ha sacrificato la propria gioventù pensando al nostro futuro. Non più con Sten o il 91 ma con la memoria, l’informazione e la cultura: questo è oggi il nostro modo di resistere.
Nel corso della giornata la scrittrice alpinista Paola Lugo presenterà il suo nuovo libro MONTAGNE RIBELLI - Guida ai luoghi della resistenza, edizione Mondadori, un’interessante passeggiata letteraria sui sentieri partigiani.
L’appuntamento è per le ore 11.00 in rifugio. Il programma è molto elastico e darà la possibilità, dopo i saluti ed i brevi discorsi di rito, di allargare la chiacchierata a tutti i partecipanti davanti un bicchiere di vino ed una salsiccia. Si parlarà, si berrà, si suonerà e si canterà, tutto per ricordarci di resistere.
Non è improbabile che qualcuno di quei giovani del ‘43 - ‘45 si trovi qui con noi quel giorno a ricordare.
Le informazioni per patrocini ed adesioni si possono trovare sul sito www.zonapiave.org